giovedì 31 marzo 2011

2° giornata al Wadi Rum: trekking


Trekking al Wadi Rum

Colazione alle 7 in punto. Stanotte i russi hanno fatto un po' di confusione ma dopo diversi “shhhttt” miei si sono ritirati mestamente in tenda.
Partiamo dopo diversi thè e del pane arabo con marmellata alle 8 di mattina accompagnati dalla nostra guida Fayez . Decidiamo di fare il giro della montagna di fronte al nostro campo, una passeggiatina, penso.....ci impiegheremo circa 8 ore!! La prima tappa la raggiungiamo dopo circa 1 ora e mezza: una cisterna naturale dove le acque che provengono da una sorgente che sgorga tra le rocce si raccolgono. Sotto la montagna, recintato da un muro di pietra un piccolo cimitero beduino con lapidi molto vecchie. Continuiamo a camminare tra la sabbia, il sole comincia a bruciare; incontriamo cammelli erranti e qualche sparuta jeep in lontananza rompe il silenzio di questo luogo immenso e solitario; arriviamo su un bellissimo gruppo di dune. Fayez ci urla “run and jump” così a turno saltiamo dalla duna più alta fotografandoci a vicenda come tre bambini scemi! Continuiamo a camminare, ci fermiamo a mangiare ai piedi di una roccia a forma di gallina. Il Wadi Rum stupisce per la diversa conformazione ed i diversi colori nell'ambito di uno stesso ambiente. Fayez ci accompagna in un luogo dal quale possiamo contemporaneamente osservare le rocce, la sabbia e le montagne del Rum, il tutto colorato di rosso, verde, nero e ocra e tempestato di un folto tappeto di fiori viola.
L'ultimo tratto è per me faticosissimo, ma anche Fayez e Michi sono visibilmente provati dal calo e dalla fatica. Il campo ci appare in lontananza, ci sembra di essere quasi arrivati ed invece camminiamo ancora per un ora e mezza. Arriviamo finalmente stremati alle 4 del pomeriggio e ci stravacchiamo tra i tappeti della nostra tenda.
Alle 5 arriva il padrone di casa (che da noi italiani si fa chiamare Luca) con tre turisti Belgi. Accendiamo il fuoco ed, al solito prepariamo il thè.
Questa notte al campo saremo solo noi 5 turisti, Fayez, Luca e i due suoi cani.
Ceniamo con Kofta, una specie di polpette al sugo, di cui io sono ghiotta, e riso, conversiamo un po' con i nostri compagni e, alle 8 crolliamo di sonno nei nostri sacchi, sepolti da 10 chili di coperte!

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