sabato 2 aprile 2011

Dal Mar Rosso al Mar Morto passando per il Mujib


Cerchiamo di partire presto, ma, stanotte è entrata l'ora legale, qui al Beduin Moon nessuno sembra aver voglia di alzarsi questa mattina quindi, quando salutiamo il boss, dopo aver pagato ed aver fatto colazione sono le 9,30 passate. Percorriamo la strada che conduce ad Aqaba ed imbocchiamo la n.40, chiamata “strada della pace” perchè proprio al confine tra Israele e Giordania. Passiamo il primo check point indenni (lungo la strada ce sono numerosissimi) così come sono numerosissimi i posti di avvistamento con tanto di cannoni puntati verso il confine israeliano! La strada corre lungo un deserto dapprima sassoso, poi sabbioso. Il primo tratto è un po' monotono, non incontriamo anima viva se non i militari che presidiano la zona. Poi, dopo il Wadi Araba, iniziano delle piantagioni e, per strada alcune persone, venditori di pomodori, ragazze e gente che lavora sui campi. Ci fermiamo a mangiare un po' di falafel in uno sperduto villaggio, mentre il muezin richiama i fedeli per la preghiera del venerdì. Ci rimettiamo in viaggio e ben presto raggiungiamo il mar Morto, con le sue saline e la foschia che lo distingue. Sotto, l'acqua ci appare di un verde smeraldo contorniata dalle bianche formazioni di sale. Arriviamo al visitor center del Wadi Mujib: è nostra intenzione effettuare il trekking “bagnato” risalendo il canyon per 2 chilometri. L'entrata ha un coso di 15 Jod e comprende anche l'affitto del giacchetto salvagente. Partiamo alla scoperta del canyon con un po' di paura, ma l'escursione si rivelerà davvero divertente: risalita di alcune cascatelle e discesa delle stesse a “scivolo”. Peccato che non abbiamo potuto immortalare il tutto. Il canyoning dura circa due ore. Poi, risaliamo in macchina , ci fermiamo lungo la strada e scendiamo fino al mar Morto. Ci immergiamo nelle acque salate e questa volta scattiamo numerose foto. Naturalmente, se volete fare questa cosa (cioè risparmiare 10 Jod per entrare in una spiaggia attrezzata) ricordatevi di portare dell'acqua dolce per risciacquarvi dal sale! Noi avevamo 4 bottiglie da 1 litro e mezzo ed un bottiglione da 5 litri riempiti con acqua del rubinetto.
Alle 5 del pomeriggio, stanchi morti arriviamo a Madaba e, viste le difficoltà nel trovare il nostro hotel (questa volta il Phoenix Palace, più economico del Rumman di giovedì scorso) chiediamo informazioni e, come al solito si fanno in quattro per aiutarci. L'hotel è molto centrale; usciamo a cena e, su consiglio di un giordano che ha vissuto in Italia ed abbiamo conosciuto per strada scegliamo un lussuoso ristorante (troppo per noi) spendendo l'astronomica cifra di 21 Jod per hummus e carne, pollo e funghi, crema di lenticchie e due birre!

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